Le emissioni di gas serra (GHG): la base della contabilità del carbonio

Le emissioni di gas serra (GHG, Greenhouse Gas Emissions) rappresentano la base per la contabilità del carbonio. Così come la contabilità finanziaria misura l’impatto economico delle attività di un’organizzazione, la contabilità del carbonio valuta l’impatto in termini di cambiamenti climatici. Misurare e monitorare le emissioni di GHG è essenziale per comprendere quanto le attività umane contribuiscano al riscaldamento globale e alle conseguenze ambientali. finanziarie (NFRD). Le nuove disposizioni introducono obblighi più stringenti e dettagliati per le imprese, con l’obiettivo di migliorare la trasparenza e l’affidabilità delle informazioni di sostenibilità comunicate al mercato.

Cosa sono i gas serra (GHG)?

Quando parliamo di emissioni di CO₂, ci riferiamo alla quantità di anidride carbonica rilasciata nell’atmosfera a seguito della combustione di combustibili fossili, carbone, petrolio e altre materie prime. Tuttavia, la CO₂ non è l’unico gas a effetto serra: altri importanti GHG includono il metano (CH₄), il protossido di azoto (N₂O) e i gas fluorurati. Questi gas contribuiscono in modo significativo al riscaldamento globale e hanno capacità di trattenere il calore nell’atmosfera molto superiori a quelle della CO₂.

Quali sono i principali gas serra (GHG)?

Oltre alla già citata CO₂, gli altri gas serra che influenzano il clima includono:

  • Metano (CH₄): Emesso principalmente da attività agricole e dai processi di decomposizione nei rifiuti.
  • Protossido di azoto (N₂O): Emesso dall’uso di fertilizzanti in agricoltura e da alcune attività industriali.
  • Gas fluorurati: Utilizzati principalmente nei processi industriali e come refrigeranti, hanno un potere di riscaldamento globale molto elevato.

Qual è l’unità di misura delle emissioni di GHG?

L’unità di misura delle emissioni di GHG è il CO₂eq (equivalente di CO₂). Questo parametro normalizza l’impatto dei diversi gas serra in termini di “potenziale di riscaldamento globale” (GWP, Global Warming Potential), permettendo di esprimere tutte le emissioni in una sola unità. Ogni gas serra ha un GWP diverso, ad esempio il metano (CH₄) ha un potenziale di riscaldamento circa 25 volte maggiore rispetto alla CO₂.

Come possono essere misurate le emissioni di GHG?

Le emissioni di GHG possono essere misurate direttamente alla fonte utilizzando attrezzature di monitoraggio specifiche, oppure indirettamente, attraverso l’applicazione di fattori di emissione. Questi fattori sono coefficienti che determinano le emissioni di GHG per unità di attività (ad esempio, per quantità di combustibile consumato o per chilometro percorso). I fattori di emissione vengono applicati a specifiche categorie di fonti di emissioni, come la combustione di carburanti o i processi industriali.

Come si calcolano le emissioni di Scope 1 e Scope 2?

Le emissioni di Scope 1 (emissioni dirette) e Scope 2 (emissioni indirette derivanti dall’acquisto di energia) possono essere calcolate raccogliendo i dati di attività per lo Scope 1 e i consumi energetici per lo Scope 2. Questi dati vengono moltiplicati per i rispettivi fattori di emissione, che rappresentano i coefficienti che definiscono le emissioni per unità di attività o energia consumata.

Come si calcolano le emissioni di Scope 3?

Le emissioni di Scope 3 (emissioni indirette lungo la catena del valore) possono essere calcolate seguendo tre metodologie principali, ciascuna con un diverso grado di accuratezza:

  1. Metodologia basata sull’attività: Consiste nel raccogliere dati specifici sulle attività aziendali e applicare fattori di emissione dettagliati.
  2. Metodologia economica: Si basa sull’uso di dati economici, come le spese, per stimare le emissioni, utilizzando medie settoriali.
  3. Metodologia di screening: Una metodologia di primo livello che utilizza dati a basso dettaglio per fornire una stima iniziale delle emissioni.

Come si calcolano le emissioni di Scope 3?

Il GHG Protocol, il framework più ampiamente utilizzato al mondo per la contabilità delle emissioni di GHG, classifica le emissioni in tre categorie: Scope 1, Scope 2 e Scope 3.

  1. Scope 1: Rappresenta le emissioni dirette, ovvero quelle generate direttamente dalle attività aziendali, come la combustione di carburanti in caldaie, veicoli o altri processi industriali.
  2. Scope 2: Comprende le emissioni indirette legate all’energia acquistata dall’azienda, come l’elettricità, il riscaldamento o il raffreddamento. Sebbene queste emissioni non siano generate direttamente dall’organizzazione, essa ne è responsabile poiché consuma tali risorse.
  3. Scope 3: Si riferisce alle emissioni indirette lungo la catena del valore, che includono tutte le altre emissioni connesse alle attività dell’organizzazione, ma che avvengono fuori dal suo controllo diretto. Alcuni esempi includono le emissioni derivanti dalla produzione di beni e servizi acquistati, dai trasporti e dalla gestione dei rifiuti.

La classificazione delle emissioni in Scope 1, 2 e 3 è fondamentale per aiutare le aziende a comprendere l’intero ciclo di vita delle loro emissioni di gas serra e ad adottare misure efficaci per ridurle. In particolare, le emissioni di Scope 3 rappresentano spesso la porzione più significativa e complessa da gestire, poiché includono attori esterni all’azienda.

Conclusione

La gestione delle emissioni di GHG è un tema cruciale per le imprese che vogliono contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. Comprendere cosa sono i gas serra, come vengono misurati e come le emissioni possono essere ridotte attraverso azioni mirate lungo l’intera catena del valore è fondamentale per promuovere un futuro sostenibile. La trasparenza nella rendicontazione delle emissioni e l’adozione di pratiche aziendali più responsabili sono passi decisivi per affrontare la sfida globale del riscaldamento climatico.